Parliamoci chiaro, come direbbe mia nonna, “siete nati comodi!

Si. Confermo e sottoscrivo!

È nel nostro DNA (dai boomer ai millennial) questa ormai abituale ricerca del comfort e della bellezza in ogni santo ambito delle nostre vite.
L’auto senza vetri elettrici? Imbarazzante.
La Tv senza telecomando? Ridicolo!

E allora perché non cercare il comfort anche quando progettiamo la nostra cucina?
Perchè mettere alla prova la nostra claustrofobia o le nostre preziose vertebre per entrare nei meandri di una base ad angolo alla ricerca di quel dannato spremiaglio che, siamo sicuri, ci aveva regalato la zia Tecla il Natale passato?

Ovviamente mi riferisco ai meccanismi estraibili, girevoli a traino, figli della scienza e della tecnica moderna, che rendono davvero diversa la vita in cucina sotto svariati punti di vista, ad esempio:

  • ACCESSIBILITÀ: che ruoti o si estragga il meccanismo perfetto permette di trovare lo spremiaglio (di cui sopra) con un elegante e semplice gesto, lì davanti ai nostri occhi in tutto il suo splendore. Niente più sessioni speleologiche di caccia all’oggetto, niente più prove fisiche da iron man.
  • OTTIMIZZAZIONE DELLO SPAZIO: et voilà! Lo spazio che, ad un occhio disattento, sembrava sfruttato diviene spazio reale, vivo; dove le cose vengono utilizzate, riposte, sostituite… senza turpiloquio o attacco di panico.
  • ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO: grazie alla ritrovata accessibilità che rende lo spazio perfettamente manifesto potremo rendere fiera di noi Marie Kondo, se poi il meccanismo ha anche in dotazione accessori dedicati all’organizzazione specifica di tegami, pentole o stoviglie, beh ragazzi.
  • PULIZIA: anche i non affetti da rupofobia (paura ossessiva dello sporco) prima o poi dovranno affrontare la pulizia a fondo della cucina. Attimo di silenzio con pathos. Non voglio mentirvi: sarà comunque duro, sfiancante, noioso… ma i nostri meccanismi potranno comunque agevolarvi più di un pochino in questo ingrato compito. Sospiro di sollievo con accenno di sorriso.
  • ESTETICA: l’occhio vuole la sua parte, e ci mancherebbe. Creati con materiali robusti ma altrettanto stilosi, con sponde in vetro o illuminazioni automatiche e regolabili, questi angeli della cucina riusciranno a renderla ancora più bella. Ma poi, volete mettere? Invece di inerpicarsi su una sedia per prendere il barattolo di zucchero di canna, aprire una colonna estraibile con un dito ed essere illuminate da una forte e calda luce che nasconde anche le piccole rughe d’espressione, sorridere e posare il barattolo dello zucchero sul tavolo come se fosse il Santo Graal.

Insomma, direi sia abbastanza chiaro che i meccanismi in cucina sono un elemento davvero, davvero prezioso.

Senza di loro saremmo condannati a vagare senza meta alla ricerca dello spremiaglio della zia Tecla o con un busto ortopedico dopo la funesta caduta dalla sedia dove, ahimè, quel cavolo di barattolo di zucchero non si è nemmeno rotto: io si.

Grazie meccanismi.

E se questo articolo non ti ha ancora convinto sulla bellezza e importanza dei meccanismi, sicuramente lo potrà fare la guida qui in fondo.

Scarica, sfoglia e immagina quanto sarebbe più facile la vita in cucina.

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