Qualità e robustezza
Domandona: Come si fa a valutare la qualità e la durevolezza nel tempo di una cucina?
Risposta: non serve la sfera di cristallo, solo un occhio un pò attento.
Partiamo dalla base: fondamentalmente la cucina è composta da parte “mobile”, parte “meccanica” e “piano lavoro”. Analizziamo ognuno di questi macroargomenti per cercare di capire come valutare qualità e robustezza; non affidandosi all’istinto ma a dati oggettivi, a quello che possiamo vedere.
Mobile
La struttura, la parte interna dei mobili per intenderci, per ogni produttore, è uguale per qualsiasi modello di cucina scegliate. Le ante, invece, sono disponibili in vari materiali, finiture e colori.
Vediamo, quindi, a cosa far caso nella valutazione.
La composizione e la densità del materiale utilizzato nella costruzione della struttura deve essere sufficientemente di qualità per resistere alla vita in cucina. Ormai le aziende di fascia media si sono ben organizzate in tal senso, potrete comunque richiedere ulteriori informazioni in loco. Ma ci sono dei dettagli che potrete già verificare di persona, ad esempio:
I bordi della struttura devono essere rivestiti con materiale resistente, ad esempio polipropilene, per poter resistere alle sollecitazioni d’uso e all’umidità.
Anche gli schienali, spesso considerati poco importanti, devono essere laccati o resinati e montati in posizione avanzata per permettere all’aria di circolare tra parete e mobile evitando muffe o formazione di umidità. Saranno anche più igienici e semplici da pulire.
Alcune aziende montano di serie sulle loro strutture un profilo antipolvere, davvero utile per proteggere il contenuto dei mobili dall’infiltrazione degli acari ma anche un ulteriore aiuto (unito ad un’ottima cerniera che vedremo successivamente) a rendere silenziosa e confortevole la chiusura dell’anta.
Meccanica
La parte più sollecitata della cucina e che viene messa più alla prova è sicuramente quella meccanica. Pensiamo solo a quante volte apriamo e chiudiamo ante, cassetti o cestoni quotidianamente.
Potremmo parlare tecnicamente di una cerniera o di una guida per cassetti per ore ma quello che a noi interessa ora è poter fare una valutazione personale ed immediata.
La prima caratteristica evidente di qualsiasi meccanica di qualità è sicuramente la chiusura ammortizzata. Riconoscibile dall’impossibilità di chiudere un’anta o un cassetto producendo rumore. Poco utile solo in caso di forte arrabbiatura…
L’ammortizzazione della chiusura comporta, oltre ad un maggior comfort acustico, un minor deterioramento dei materiali, sia delle meccaniche stesse che di struttura e ante.
Le chiusure ammortizzate permettono anche, soprattutto negli elementi scorrevoli, maggior fluidità di apertura e chiusura a mobile carico, con meno fatica.
Alcuni mobili, ad esempio basi angolari, hanno necessità di un raggio di apertura maggiore, le cerniere dovranno accompagnare questa necessità. In caso contrario l’utilizzo sarà più difficoltoso.
Altra caratteristica di cui tenere conto è la capacità di carico, basti pensare a quanto possa pesare un servizio di piatti o una batteria di pentole. Avere nella vostra cucina molto spazio a disposizione senza delle guide appropriate sarebbe ovviamente inutile.
La possibilità di sgancio facile del frontale dalla guida è un plus molto importante da non sottovalutare; consente una pulizia comoda, veloce e approfondita di cassetti e cestoni.
Piano lavoro
Partiamo col dire che non esiste il piano di lavoro perfetto ma esiste il piano lavoro perfetto per le vostre esigenze.
Analizziamo in questo articolo il piano lavoro in laminato essendo, di solito, prodotto dalla stessa azienda che produce la cucina che state valutando.
I piani lavoro detti in “laminato” sono ricavati da pannelli di truciolare. La densità del materiale e la stratificazione con cui è costruito ne determinano la robustezza.
Ci sono dei particolari che possono dirci a grandi linee la qualità di ciò che stiamo guardando.
Come già detto riguardo la composizione della struttura della cucina, anche i bordi dei piani lavoro devono essere rivestiti da uno strato importante di materiale resistente a sollecitazioni e urti. Anche in questo caso il polipropilene si presta benissimo a tale incarico.
La superficie superiore è rivestita con fogli di laminato a strati mentre la parte inferiore dev’essere finita con uno strato di materiale idrorepellente, di solito fibra di carta imbevuta in resine melamminiche.
La tecnologia moderna delle più importanti aziende permette ormai di avere finiture molto realistiche e, in molti casi, strutturate al tatto per una resa davvero fedele al materiale cercato.
Altra caratteristica molto interessante di questi piani è la possibilità di avere la stessa finitura, texture e colore dell’anta scelta. Questo permette dei giochi di design davvero interessanti.
Il prezzo, di solito, è sempre molto interessante e la tecnologia del materiale ne consente un’elevata flessibilità d’impiego.
Come spiegato sopra, la qualità legata alla tecnologia e ai materiali della vostra cucina prescinde dal modello o dallo stile che più vi si addicono. L’oscillazione del prezzo sarà fondamentalmente legato al modello e al materiale dell’anta, la struttura e le meccaniche saranno le stesse qualsiasi sarà la vostra scelta stilistica.
E’ per questo motivo che la scelta dell’azienda a cui affidarvi, in base alla qualità di materiali e lavorazioni e al livello tecnologico di produzione dovrà essere il primo passo verso l’acquisto sicuro della vostra nuova cucina.